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"Voce dal sen fuggita" Dai castrati ai soprani, la rivoluzione di un'epoca

Domus Ars - Napoli

XXI Festival Internazionale del Festival del '700 Musicale Napoletano

Roma

2 gennaio 2022

"...è stato proposto un sontuoso recital del mezzosoprano Gabriella Colecchia ... in forma di racconto teatrale ben drammatizzato da Antonio Mocciola... Convincente in tutto. Nel ruolo impegnativo di quella cantante mitica (Giuditta Pasta) , Gabriella Colecchia ha intonato pezzi di rara, rarissima esecuzione di Vaccaj, Meyerbeer, Zingarelli, Bellini, Rossini. Il pezzo di Rossini era proprio una finezza musicologica di rara preziosità. Squisita ed intensa interprete, cantante di generosi mezzi, finezza espressiva ed assoluta comunicativa, il mezzosoprano ha suscitato i più vivi consensi"

(Massimo Lo Iacono)

Il Corriere dello Spettacolo

29 dicembre 2021

"Lo spettacolo bilancia il peso di questa tragedia con inserti musicali tratti dalle opere di Vaccaj, Bellini ... interpretati in maniera impressionante da Gabriella Colecchia: particolarmente emozionante è stata la sua versione dell' aria tratta da "Il Crociato in Egitto" di Meyerbeer. Ottima la sua intesa con Gianni Gambardella al piano, con il quale riesce a ricreare l'atmosfera di quei tempi in modo perfetto". 

(Francesco Di Maso)

Il Corriere dello Spettacolo 

16 febbraio 2022

..."Ne è venuto fuori uno spettacolo godibilissimo, in cui la forza del canto si è alternata alla vivacità della recitazione e dove  si è scoperta una Gabriella Colecchia attrice di ottima fattura e piena tempra. Una reale Giuditta Pasta, padrona del palcoscenico al punto tale da saper archiviare la stagiobe dei castrati (di cui il collega Velluti era considerato fino a pochi anni  prima una punta di eccellenza). Tante volte si sono apprezzate le doti vocali della Colecchia e da subito occorre notare come il suo registro vocale risulti notevolmente irrobustito e reso drammaturgicamente più convincente dall'aver guadagnato, da un canto, note del registro più grave, dall'altro, dall'ausilio della recitazione che ha convinto l'uditorio della sua chiara padronanza del palcoscenico da protagonista, la cui fluidità era tale che le è risultato assolutamente naturale transitare dal ruolo di cantante a quello di artista senza che in nessun punto dello spettacolo si avvertisse un minimo segno di cedimento o di soluzione di continuità tra i due ruoli".

(Pietro Puca)

 

 

"Mercadante, il Viaggio del Ritorno"

Chiostro del Complesso Monumentale di Santa Maria de Plano

IV Festival della Canzone Napoletana di Calvello (PZ)

Il Corriere dello Spettacolo 

21 settembre 2021

"...Il Mercadante di Mocciola vede la stessa Colecchia nei panni di Isabella Fabbrica, che ne incarna i tratti estetici e il timbro di voce in uno spettacolo che fa della sonorità il suo punto di forza. Gabriella Colecchia si concede un'escursione attoriale inedita e di magnetico vigore, dando vita al suo personaggio no soltanto col canto, ma anche con l'interpretazione, in un potente e lacerante crescendo drammatico che plana poi con le dolenti e sanguigne parole di Saffo". 

(Davide Benedetto)

 

"Donizetti, Amore e Morte"

Domus Ars - Napoli

Associazione Il Canto di Virgilio

Facciunsalto

11 novembre 2019

"...Gabriella Colecchia in formissima, impegnata in un repertorio che sicuramente esalta appieno le sue magnifiche doti vocali. Sempre elegante anche nella gestualità. Sempre misurata con le opportune coloriture, mai inutili e ridondanti, fare spesso abusato da qualche collega, utile forse alla vanità personale, poco al godimento del pubblico. La forza della Colecchia sta nel raccontare una storia, prima che cantare un'aria. Lei conosce il testo nell'intimo; il contesto, lo stato d'animo del personaggio e dell'autore. La bravura di Gabriella Colecchia sta nel fatto che mette se stessa a disposizione della musica , delle composizioni, e non il contrario. Gabriella non canta per apparire la più brava del reame. Gabriella canta per restituire al brano autenticità. E' questo il meccanismo che la rende poi effettivamente la più brava".

(Antonio Messina)

 

"Un talento dalla voce esuberante"

Intervista di Giuliana Gargiulo

Roma

13 ottobre 2019

Un talento dalla voce esuberante 

 

"Le Rossini Français"

Villa Pignatelli - Napoli

Associazione Alessandro Scarlatti

Roma

15 ottobre 2019

"... il concerto più prezioso ed atteso dalla "Scarlatti" in questo autunno si è invece tenuto a Villa Pignatelli con il mezzosoprano Gabriella Colecchia, squisita ed affascinante interprete di pezzi da camera di Rossini, scritti nel periodo in cui l'artista in vecchiaia visse a Parigi. Gianni Gambardella, raffinato accompagnatore al pianoforte. (...) L'antologia dei brani proposti, resi con sapienza e grande verve, è stata organizzata con suprema perizia, curata da uno dei massimi studiosi italiani di Rossini, Sergio Ragni - napoletano - di cui sono state lette le eccellenti note di commento". 

(Massimo Lo Iacono) 

Il Corriere dello Spettacolo

2 ottobre 2019

"Il duo Colecchia-Gambardella incanta Villa Pignatelli: accompagnata dal tocco magico di Gianni Gambardella al pianoforte, Gabriella Colecchia seduce il pubblico di Villa Pignatelli a Napoli con un viaggio singolare e caleidoscopico (...) il mezzosoprano partenopeo diverte, e si diverte, soffiando leggerezza sulle ariette più soavi, per poi virare improvvisamente sul drammatico Adieux à la vie, un sucidio per amore poggiato su una sola nota. Virtuosismi a go-go per la deliziosa Chanson du Bébé, che sarebbe piaciuta molto a Gaber per la sua forma di teatro-canzone, mentre Il risentimento e L’ultimo ricordo incatenano all’ascolto e stordiscono il cuore. In quest’altalena di emozioni, Gabriella Colecchia pilota con fermezza e allegria un repertorio insidioso nella sua schizofrenica varietà, ma lo spettacolo non perde mai, neppure per un istante, il senso della misura, e soprattutto il tono, che tiene ferma l’attenzione anche nei brani meno “immediati”, come La separazione. Tra echi di jodel alpini ne L’orpheline du Tyrol e calde atmosfere iberiche in La veuve andalouse, il giro del mondo rossianiano conferma una volta di più quanto attuale sia il messaggio poetico-musicale del musicista marchigiano, mentre la coppia Gambardella-Colecchia conferma ancora una volta il proprio inesauribile, e versatile, talento. Applausi scroscianti e, prima di un bis operistico, l’omaggio a Napoli nella scanzonata, ma anche nostalgica, Lazzarone, che Rossini scrisse pensando ai beati anni partenopei. Degno suggello di una mattinata rarefatta e perfetta".    

(Antonio Mocciola)   

Domenico Scarlatti Überalles Wordpress

29 settembre 2019

"Concerto di grande qualità, molto curate le esecuzioni. Bellissima la voce della Colecchia, accompagnata al piano con grande equilibrio e capacità dal M° Gambardella. Stupende L'ultimo ricordo e Lazzarone. Un bellissimo bis del Rossini operistico. Tantissimi applausi da parte di un coltissimo e partecipe pubblico, un successo meritatissimo da parte di questa coppia di ottimi artisti".       

(Massimiliano Cerrito)

 

"Neapolitanata: Arie fuori e dentro al Palazzo"  La musica al tempo dei Borbone

Brani di Paisiello, Piccinni, Mercadante, Donizetti, Rossini e Anonimi

Domus Ars Centro d'Arte, Musica e Cultura - Napoli

Stagione di Concerti dell' Associazione Domenico Scarlatti

Critica Classica Wordpress

11 luglio 2019

"E veniamo ai protagonisti, partendo dal mezzosoprano Gabriella Colecchia, artefice di un'interpretazione intensa, che ha trasmesso grandi emozioni al pubblico presente, e si è distinta anche per la sua notevole versatilità, proponendo con sicurezza un repertorio ricco di insidie..."

(Marco del Vaglio)

 

"Stabat Mater" (G.B.Pergolesi) 

Domus Ars  Centro d'Arte, Musica e Cultura - Napoli

Il Corriere dello Spettacolo

20 Aprile 2019

"Nel ruolo contraltile ha parimenti dato ottima prova Gabriella Colecchia, anch'essa dotata di un formidabile strumento vocale che si caratterizza per omogeneità e corposità: ha rappresentato lo spirito dolente dell'intera composizione sacra in particolare nel sublime brano "Eia Mater, fons amoris" conferendo ad esso la giusta profondità drammaturgica nel rappresentare la coscienza collettiva del dolore per il sacrificio di Cristo. Perfettamente a proprio agio le due cantanti anche nelle non facili parti duettanti in cui hanno avuto perfetta padronanza della parte pur scandite da un'agogica dettata da tempi di allegro scanditi dal direttore d'orchestra. In particolare l'esaltazione del "Fac ut ardeat cor meum" in un autentico slancio di trilli, acciaccature ed abbellimenti affrontati con rigoroso slancio e l'umanissimo, dolente brano conclusivo "Quando corpus morietur" (entrambi a ragione riproposti come bis dal maestro Amato) in cui l'innocenza e la purezza di Pergolesi si rivela in tutta la sua disarmante umanità".


(Pietro Puca)

 

"Mater Mediterranea" viaggio nel pathos di Partenope (E.Amato)

Domus Ars  Centro d'Arte, Musica e Cultura - Napoli

Festival Internazionale del '700 Musicale Napoletano

Rivista Dodici Magazine

Aprile 2018

" ...una splendida performance con la straordinaria mezzosoprano Gabriella Colecchia. "Mater Mediterranea" è il titolo di una silloge di musiche nuove con testi in lingua napoletana, esibite con garbo ed eccellenza per voce e chitarra. Il gesto compositivo di Amato è stato sempre riconoscibile, con fruizione grata ed attualizzazione di una contemporaneità dovute ad un trattamento ritmico e frastico d'eccezionale gradevolezza, reso con superbo gesto scenico dalla Colecchia. Una modalità questa, che è proprio quella che potrebbe riconciliare il pubblico con la musica contemporanea, senza tuttavia indulgere in gesti reazionari;  basterà una pacata riappropriazione della memoria e del patrimonio artistico che ci rende unici in tutto il mondo".


(Girolamo de Simone)

 

Recital "Promenade Napoletaine"

Palazzo Zevallos Stigliano, Gallerie d'Italia

XX Stagione di Concerti Fondazione Pietà de' Turchini, Napoli

Critica Classica Wordpress

20 febbraio 2018

"E veniamo ai due ottimi protagonisti della serata, il mezzosoprano Gabriella Colecchia ed il pianista Dario Candela, che hanno dato vita ad un concerto di altissimo livello dove dove è emersa la bravura dei singoli ed il loro perfetto affiatamento. Così Gabriella Colecchia è apparsa completamente a suo agio nell'interpretare i brani romantici di Faurè, i pezzi scansonati di Poulenc e quelli legati alla tradizione partenopea di Pilati, grazie ad una voce molto bella, che trasmetteva grandi emozioni, abbinata ad una notevole presenza scenica, indispensabile per eseguire questo tipo di repertoriio. Dal canto suo Dario Candela ha accompagnato la cantante in maniera impeccabile, ritagliandosi anche un piccolo spazio solistico, dove ha fatto emergere il consueto tocco raffinatissimo e un suono elegante ricco di sfumature".    

(Marco del Vaglio)

 

Otello (G.Verdi)

Inaugurazione del Festival di Verdi - Teatro Regio di Parma

Golem Informazione

20 gennaio 2016

"Voce possente quella di Gabriella Colecchia, nei panni di Emilia" 

(Gianluigi Mattietti)

I Teatri dell'Est e non solo

1 ottobre 2015

"...Emilia interpretata dal mezzosoprano Gabriella Colecchia, che nel grande concertato del finale terzo ha avuto modo di emergere con una vocalità piena e rigogliosa..."

(Andrea Merli)

MTG Lirica

5 ottobre 2015

"Molto  bene  anche  l'Emilia di  Gabriella Colecchia dal  timbro  avvolgente e  compartecipe  nell'agire  in scena"

(Maria Teresa Giovagnoli)

 

Recital "Dalla Canzone all'Opera Lirica" 

Galleria Borbonica, Museo di Storia (Napoli)

Facciunsalto

3 febbraio 2015

"Il carisma di Gabriella Colecchia non prevede mezze misure... Cattura il pubblico con un carisma ed una comunicatività che vanno ben oltre le sue indiscusse doti di cantante. Gioca con le parole, introduce in maniera spiritosa le arie che va ad eseguire. La sua gestualità è sorprendente, allegra, vivace. Ti scuote dal solito ruolo di ascoltatore tipico per diventare pubblico partecipante... Ogni gesto si appoggiava in maniera naturale a ciascuna nota, come a sottolinearne la forza narrativa. Ci ha accompagnati in un viaggio musicale attraverso l’Europa: Germania, Francia, Spagna, Italia, sempre con il sorriso, sempre con maestria, cantando in lingue diverse come se ognuna fosse la sua lingua madre. Ha reso “pop“, nell’accezione più elevata del termine, un genere che ingiustamente, spesso, sa troppo di nicchia, senza togliere neppure un grammo all’aurea che l’immaginario collettivo si aspetta da un interprete lirico. Ha regalato gioia a pieni polmoni e Dio solo sa di quanto ce ne sia bisogno in questo momento storico. Raffinata eppure non distante... Dall’Operetta all’Opera, lo spettacolo è stato piacevole in ogni momento. Leggera in “Me voglio fa’ ‘na casa” di Donizetti, severa in “Stride la vampa” tratta da Il Trovatore di Verdi, sanguigna nei brani spagnoli. Meraviglioso l’accenno di passi di flamenco durante l’esecuzione di “Chanson Bohème” dalla Carmen di Bizet. Godibilissima coniugazione di musica e recitazione corporea. Sicuramente un’artista da seguire"           

(Antonio Messina)

 

Gala Lirico

Teatro Morlacchi di Perugia

L'orecchio di Dioniso

24 maggio 2011

"Sul palco del Morlacchi si sono avvicendati il mezzosoprano Gabriella Colecchia, voce calda e gran fraseggio, vincitrice di prestigiosi concorsi internazionali quali il “Luciano Pavarotti International Voice Competition” ed il “ Concorso Internazionale Toti dal Monte ...”

(Elena Dandini)

 

Le nozze di Figaro (W.A.Mozart)

Byblos Internationa Festival (Lebanon)

Opera Magazine

ottobre 2010 

 "...avec une exellente Marcellina (Gabriella Colecchia) dont l'air du dernier acte est a juste titre mainteneu"

(Jean Marc Proust)

L'Avanguardia

7 agosto 2010

"Tambien actuaron la mezzosoprano Gabriella Colecchia..."

(T. Alcoverro)

 

I Puritani (V.Bellini)

Teatro Real de Madrid

Musicweb International

5 maggio 2010

"Gabriella Colecchia was a good Enrichetta , superior to what most people playng character these days"

(José Maria Irurzun)

 

La Traviata (G.Verdi) 

Sferisterio di Macerata

Una voce poco fa

settembre 2009

"Gabriella Colecchia (Flora) ha un bel timbro pieno e sonoro"

(Giosetta Guerra)

Teatroteatro.it

novembre 2009

"Si distinguono la vocalità penetrante di Gabriele Viviani (Giorgio Germont) e quella della apprezzata Gabriella Colecchia (Flora Bervoix)"

(R.Frollà) 

Forum Opera 

25 luglio 2009 

"On aura enfin remarqué une Flora très présente interprétée par G. Colecchia"

(J. Marcel Humbert)

Oltrecultura

luglio 2009

"Gabriella Colecchia è stata un' esuberante Flora; il solare mezzosoprano napoletano ha reso drammaturgicamente determinante quanto la trama richiede...."

(Demetrio Spinola)

 

Il finto turco (N.Piccinni)

Teatro Olimpico di Vicenza

Oltrecultura

giugno 2009

"Sono spiccati in modo particolare la coppia G.Colecchia, per l'intensità espressiva e la capacità recitativo comunicativa e Matteo Ferrara..."

(Emanuela Dal Pozzo)

Operaclick

9 giugno 2009

"Sugli scudi la Carmosina sciantosa di G.Colecchia , napoletana verace, la quale si distingue per totale adesione al personaggio, fluidità di emissione, intelligenza interpretativa"

(Alessandro Cammarano)

Forum Opéra

8 giugno 2009

"La palme revient cependant à Gabriella Colecchia qui compose une Carmosina d’un naturel et d’une séduction irrésistibles, alternant pétulance et fragilité, « vraie » et feinte, et dont le numéro de chanteuse des rues – il y a des simulacres d’évanouissement – a toute la saveur de l’authenticité puisque ce beau mezzo-soprano est d’origine napolitaine"

(Maurice Salles)

Gli Amici Della Musica

6 luglio 2009

"...La seconda moglie scaltra e pazzerella ha trovato in Gabriella Colecchia l'artista perfetta, vero cammeo della serata; napoletana doc, è stata in grado di valorizzare la parte con tale naturalezza e perfetta aderenza, anche fisica, da aver attratto su di sé tutta l'attenzione, strappando spesso risate e prolungate approvazioni finali"

(Francesco Bertini)

 

Resurrezione (G.F.Händel)

19 aprile 2009  Basilica di San Felice in Vicenza e Duomo di Verona

L'Arena

"Bello il colore di Gabriella Colecchia, mezzosoprano di gran classe. Successo vivissimo"

(Chiara Zocca)

 

I Puritani (V.Bellini)

Teatro Municipal Gayarre de Navarra, Pamplona

Pro Opera

marzo 2009

"La italiana Gabriella Colecchia fue una competente "sonora y con presencia escenica" Enrichetta, la reina viuda de Carlos V"

(Federico Figuerda)

 

Laetatus sum  (J.D.Zelenka)

Sala degli Angeli, Istituto Suor O.Benincasa

Critica di Musica Classica

15 dicembre 2009

"Si è quindi passati al concerto vero e proprio, con il Sonora Network Ensemble....il contralto Gabriella Colecchia....che hanno eseguito con grande intensità il Laetatus sum del compositore boemo J.D.Zelenka"

(Marco Del Vaglio)

 

La Sonnambula (V.Bellini)

Teatro Lirico di Cagliari

Amazon (recensione DVD)

21 ottobre 2013

"Gabriella Colecchia is a good mezzo and makes an excellent Theresa" 

(I.Zaneres)

L'Opera

novembre 2008

"Completavano il cast la valida Gabriella Colecchia(Teresa)..."

(Nicola Salmoiraghi)

Gli Amici della Musica

27 novembre 2008

"Buone infine le prove del mezzosoprano Gabriella Colecchia , la mugnaia Teresa madre di Amina"

(Lanfranco Visconti)

L'Unione Sarda

12 novembre 2008

 "E buona prova di sé danno anche Gabriella Colecchia , la mugnaia madre di Amina.."

(Greca Piras)

 

I Puritani (V. Bellini)

Teatro Principal de Mahòn in Menorca

Opera Actual

settembre 2008

"Una Enrichetta de gran profesional la de G.Colecchia...."

(Marcelo Cervellò)

 

La bella dormente nel bosco (O.Respighi)

Teatro Rendano di Cosenza

L'Opera

gennaio 2008

"Timbrata e corposa l'interpretazione della Regina , Gabriella Colecchia"

(Silvia Campana)

Recensito.net

20 novembre 2007

"...e la voce potente del mezzosoprano Gabriella Colecchia (Regina / Vecchietta)"

(Raffaella Santoro)

 

Hänsel und Gretel (E.Humperdinck)

Teatro Massimo Bellini di Catania

Bellini News

8 dicembre 2006

"Gabriella Colecchia  (la strega Marzapane) ha affrontato la parte della strega malvagia con vigore, riuscendo a rendere con la sua voce tutti i chiaroscuri e i bagliori della spietatezza e della cattiveria sprigionatesi dal personaggio"

(Giovanni Pasqualino)

L'Opera

gennaio 2007

"...a dare sprint a questa figura topica , Gabriella Colecchia, di aspetto gradevole, che rendeva più forte il contrasto con il ruolo , dotata di accattivante vivacità nel dare risalto ai suoi cannibaleschi propositi"

(Sara Patera)

La Sicilia

9 divembre 2006

"Bella sia dal punto di vista teatrale che da quello canoro la prestazione di Gabriella Colecchia che rende simpatico il cipiglio inoffensivo della strega"

(Sergio Sciacca)

 

La Cenerentola (G.Rossini)

Teatro Principal de Mahòn in Menorca

Musica

giugno 2006

"Memorabili anche le due sorellastre di...e Gabriella Colecchia(Tisbe) anche loro vocalmente dotate e abilissime a giocare sia con i costumi sia con le molteplici sfumature della parola cantata"

(Stephen Hastings)

Opinion-Menorca

5 maggio 2006

"...y aplausos y màs aplausos para Gabriella Colecchia que amen de onas voces exelentes actuaron "tres bien" como dirìan los franceses"

(Margarita Caules Ametller)

Insular-Menorca

2 maggio

"...Gabriella Colecchia (Tisbe) cantaron con gran conjunciòn y dominio e imprimeron mucha grazia ironìa y comicidad a sus respectivos papeles"

 

Gershwin: The man I love (Recital monografico)

Stagione concertistica dell'Università di Napoli Federico II, Chiesa di San Marcellino

Roma

24 marzo 2006

"La voce della Colecchia si rivela subito bella , calda e potente...versatile, morbida , calda sui bassi e piena e potente nelle note più acute e soprattutto in Summertime ha mostrato grande musicalità ed espressione"

(V. Di Matteo)

 

La scala di seta (G.Rossini)

Teatro Massimo di Palermo

I Solisti.org

16 giugno 2005

"La Lucilla di Gabriella Colecchia è stata ben recitata e ben cantata con una solida vocalità di generosa misura"

(L.R.)

 

Il Giocatore (L.Cherubini)

Fondazione Teatro Massimo Bellini di Catania

La Sicilia

25 aprile 2005

"La parte femminile è sostenuta da gabriella Colecchia con tutti i vezzi del caso, sciorinando la vasta gamma dei risentimenti e delle ripicche del genere teatrale e con un sorriso smagliante che affascina del pari il Bacocco e il pubblico. E la voce trilla argentina nei deliziosi duetti"

(Sergio Sciacca)

Operaclick

29 aprile 2005

"...e ottimi per i ruoli ricoperti sia Gabriella Colecchia...con particolare riguardo per la signora Colecchia dotata di una bella voce e di un'invidiabile presenza scenica"

(Michele La Spina)

 

La serva padrona (G.Paisiello)

Fondazione Teatro Massimo Bellini di Catania

La Sicilia

19 aprile 2004

"Gabriella Colecchia è stata una Serpina di grande fascino, con una bella voce svettante ed adeguatamente modulata"

(Sergio Sciacca)

 

Motezuma (Francesco de Majo)

Stadttheater di Aschaffenburg

Opera Gazet 

20 aprile 2003

"Zeer warm en vol klonken de stemmen van de mezzosopranen...en Gabriella Colecchia als Pilpatoe"

Main Echo

14 aprile 2003

"Lebending pulsierend und affektgeladen, die Begleitfiguren fantasievoll erfüllend und charakteristisch gezeichnet, zum Ende hin flammend dramatisch, gönnten sie absoluten Kunstgenuss. So auch die Solistinnen...ein kunstwerk an Virtuosität und stimmlicher Shönheit, ihr ebenbürtig...Maria Grazia Schiavo (Guacosinga) und Gabriella Colecchia (Pilpatoe)"

(Christiane Franke)

 

Tancredi (G.Rossini)

Teatro Comunale di Ferrara

La Nuova Ferrara

19 gennaio 2003

"Gabriella Colecchia (Roggiero, altro mezzosoprano en-travesti) ha interpretato il ruolo con capacità e bravura"

(Athos Tromboni)

 

Il viaggio a Reims (G.Rossini)

Rossini Opera Festival - Pesaro

Opera

novembre 2002

"Gabriella Colecchia brought a warm mezzo to her suave marchesa Melibea"

(David Blewitt)

 

Gaby Cole Just for a While (standard Jazz)

Recensione CD (Fonè)

Fedeltà del suono

luglio/agosto 2002

"Questo duo ,dall'inconsueto accostamento, propone la carica espressiva della voce di Gaby Cole sostenuta dall'impeto percussivo di Marco Pezzenati. E proprio quest' ardito connubio fra voce femminile e percussioni delle più disparate, a rendere imprevedibilee mai scontato il lavoro. Una voce dalla timbrica calda ed estesa...Quasi un recitativo dalla mutevole espressività rispecchiante strazianti ricordi in contrasto con esuberanti, gioiose emozioni...la straordinaria emotività coinvolge ed incuriosisce per tutta la durata dei tredici brani"

(Francesco Peluso)

 

I Virtuosismi delle primedonne (Concerto-Spettacolo

Rossini e Coevi)

Centro di Musica Pietà de' Turchini (Napoli)

Sottovoce

19 maggio 2002

"Non sarà sfuggito ai più , infatti, il perfetto connubio tra la voce profonda e sensuale di Gabriella Colecchia , la cui tecnica vocale si manifesta al meglio frutto , com'è, di studi metodici e di dono naturale e quella..."

(Pierluigi Grano)

Roma

26 maggio 2002

"...Ragni dunque affida a... e Gabriella Colecchia una serie di pagine di rarissimo ascolto...hanno suscitato applausi vivissimi per il virtuosismo e la bravura delle dive, e per la bellezza delle musiche e la maniera spiritosa e dotta con cui sono state presentate"

(Maurizio Lo Iacono)

 

Oberto, conte di San Bonofacio (G.Verdi)

Recensione  CD (Fonè)

Forum Opera

2 agosto 2002

"Gabriella Colecchia est une Cuniza de belle facture qui offre une impressionante interpretation de sa grande aria de l'acte 2 "

(Jérome Royer)  

Sipario

ottobre 2001

"Gabriella Colecchia(Cuniza) fa di ogni frase di recitativo un capolavoro di scolpitura testuale, e di ogni aria una lezione di canto sul fiato, dalle infinite screziature espressive nel continuo variare di colori intensità, spessori, ogni passaggio acrobatico sottratto all'esibizionismo virtuosistico ma reso supremamente espressivo"

(Alberto Corrado)

 

La Straniera (V.Bellini)

Teatro Massimo Bellini di Catania

L'Opera

dicembre 2001

"Il mezzosoprano Gabriella Colecchia ha eseguito con coerenza stilistica e voce solidamente impostata  il ruolo di Isoletta"

(Andrea Merli)

 

Il cappello di paglia di Firenze (N.Rota)

maggio 2001  Wiener Kammeroper

Salzburger Nachrichten 

"Die Wiener Kammeroper hat einen Volltreffer gelandet. In den Hauptrollen lauter Debüts - groß-teils aus dem "Belvedere-Wettbe-werb" - und da die Sänger auch noch mehrheitlich aus Italien stammen, sind sie der Sprache und dem sehr italienischen Gestus der Oper, auch schauspielerisch mächtig: Den Vogel schießt die komödiantische neapolitanerin Gabriella Colecchia ab, aber auch..."

(Heinz Rogl)

Wiener Zeitung

"Für die überzeugendste  gesangsleistung des abends sorgt Gabriella Colecchia als Baronessa di Champigny"

(Rainer Elstner)

 

Oberto , conte di San Bonifacio (G.Verdi)

Teatro Lauro Rossi - Macerata Opera Festival

Il Resto del Carlino

17 luglio 1999

"Gabriella Colecchia è stata una Cuniza ben stilizzata"

(Rosanna Luciani)

L'Unità

18 luglio 1999

"Soggiogante l'intensità di canto e di gesto espressa da Gabriella Colecchia"

(Erasmo Valente)

Corriere Macerata

"Brava e sicura Gabriella Colecchia"

Secolo d'Italia

20 luglio 1999

"Gabriella Colecchia delinea una Cuniza elegiaca ed elegante, cantando con guisto e recitando alla Bertini"

(Walter Baldasso)

 Il sole 24 ore

25 luglio 1999

"le voci l'hanno avuta vinta da quella ...alla virtuosa  Gabriella Colecchia. Successo trionfale.

(Gian Mario Maletto)

Orpheus

agosto 1999

"Ausgeglichen in allen lagen und flexibel war hingen der mezzosopran von Gabriella Colecchia, die als edelmütige Cuniza gefallen konnte"

(Ingrid Wanja)

 

The turn of the screw (B.Britten)

22 aprile 1998  Teatro Lirico di Cagliari

La Nuova

"Bella la signora Grose di Gabriella Colecchia che usa con decisione e la tecnica stilistica su vocalità rifinite"

(Daniela Sari)

L'Unione Sarda

"La signora Grose, anziana governante ha la voce gradevole di Gabriella Colecchia che mai fuori dalle righe restituisce al suo personaggio quegli accenti preoccupati sottintesi nelle sue parole"

(Greca Piras)

 

Premio Amadeus

Amadeus (Rivista)

giugno 1996

"Il premio Amadeus di quest'anno consisteva in 4 borse di studio di 10milioni ciascuna che Abbado e Pavarotti hanno devoluto a 4 giovani talenti della musica strumentale e vocale : ...e il mezzosoprano Gabriella Colecchia...(vincitori nel 95 della V edizione del "Luciano Pavoratti International Competition" di Philadelphia)"   

"Per scelta del M° Luciano Pavarotti , la rivista Amadeus Le attribuisce una borsa di studio pari a £ 10.000.000 in riconoscimento delle sue qualità musicali e della serietà con la quale ha affrontato i suoi studi ed i suoi primi impegni professionali"

(De Agostini Rizzoli Periodici)

Corriere della sera

10 giugno 1996

"le borse di studio indicate da Pavarotti al mezzosoprano Gabriella Colecchia..."

 

Il matrimonio segreto (D.Cimarosa)

Teatro Comunale di Treviso

Il Resto del Carlino

5 dicembre 1996

"Con accenti morbidi e al tempo stesso precisi, Gabriella Colecchia ha dato vita ad una Fidalma di femminile pienezza"

(Sergio Garbato)

Opera International

gennaio 1997

"La mezzo-soprano napolitaine Gabriella Colecchia incarnant Fidalma avec gout et sensibilite"

(Gian Guido Mussumeli)

 

 

Ultimo aggiornamento Giovedì 17 Febbraio 2022 21:20